Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, vuole evitare a tutti i costi di ricorrere nuovamente alle elezioni a giugno. L’opzione è quella di approvare la Finanziaria e di modificare il Rosatellum.
ROMA – A quasi due mesi dalle elezioni, la politica italiana è ancora in fase di stallo. Una serie di veti incrociati ha reso finora impossibile la creazione di un nuovo Governo. In ogni caso, la legislatura appena iniziata è destinata a non durare a lungo. Ma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, non ha intenzione di sciogliere il Parlamento così velocemente.
Governo: orizzonte 2019
Il capo dello Stato proporrà pertanto un Governo di tregua, in modo da approvare quanto meno la Legge finanziaria e di modificare la legge elettorale. Un Esecutivo che arrivi almeno a fine anno prima di tornare al voto nel 2019. Il mandato verrebbe affidato nuovamente a Paolo Gentiloni, ancora in carica per l’ordinaria amministrazione. E in Parlamento, così, le posizioni dei partiti saranno pubbliche.
Di Maio: “Alle urne”
I vari giri delle consultazioni hanno portato a un nulla di fatto. Baricentro delle trattative, il Movimento 5 Stelle, ossia il gruppo parlamentare più consistente. Saltata la possibilità dell’accordo con il centrodestra a causa della presenza di Berlusconi, i grillini hanno volto lo sguardo al Pd ma lo scontro tra Martina e Renzi rischia di spaccare in due il Partito Democratico.
Di fronte alle difficoltà incontrate in questo giro di consultazioni, Luigi Di Maio, senza alternative a destra né a sinistra, spinge ora per il ritorno alle urne per provare a ridisegnare le forze sul campo nella speranza di ottenere un successo ancora più netto rispetto a quello ottenuto alle elezioni dello scorso 4 marzo.